L’acqua al centro del Green Deal Europeo: sfide e opportunità per le utility
Il Green Deal europeo non è solo un piano politico: è la road map che ridisegna il futuro dell’Europa, con l’obiettivo di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Economia circolare, “inquinamento zero”, tutela della biodiversità e uso intelligente delle risorse sono le direttrici di questa trasformazione.
In questo scenario, l’acqua diventa la risorsa più strategica: garantisce salute, sicurezza e resilienza di fronte
alla crisi climatica. Per le utility idriche significa una sfida e un’opportunità allo stesso tempo: sono chiamate a innovare
infrastrutture e modelli di gestione per rispondere a normative più ambiziose e alle attese crescenti
di cittadini e territori.

Le sfide emergenti per le utility
La sfida più urgente per le utility dell’acqua è la scarsità della risorsa. Siccità sempre più frequenti mettono a dura prova le regioni del Sud Europa, e l’Italia non fa eccezione: in estate intere aree del Paese entrano in sofferenza. A complicare il quadro ci sono le perdite di rete: ogni anno, in Europa, fino al 25% dell’acqua destinata al consumo urbano si disperde prima di arrivare al rubinetto, con picchi che in alcuni casi superano il 40-60%. Uno spreco che pesa sulla risorsa, sulle bollette energetiche e sull’affidabilità del servizio.
Intanto, le regole europee alzano l’asticella: più controlli su qualità, emissioni e scarichi, nuove norme sul riuso delle acque e standard più severi sull’acqua potabile e sulle acque reflue urbane. Per le utility significa investire in impianti più moderni, laboratori di analisi più avanzati e filiere di approvvigionamento più sicure.
E poi c’è il nodo energia: depurare, pompare e trattare l’acqua richiede ancora oggi enormi quantità di energia, spesso da fonti fossili. Tagliare consumi e dipendenza dai combustibili tradizionali è ormai una necessità, non solo per l’ambiente ma anche per la sostenibilità economica delle aziende idriche.
Opportunità che emergono dal nuovo paradigma
Sfide così grandi rappresentano per le utility che scelgono l’innovazione occasioni di crescita. La parola chiave è
digitalizzazione: sensori intelligenti, smart meter e monitoraggi in tempo reale diventano alleati per scovare perdite, regolare la pressione e intervenire subito in caso di anomalie. Tecnologie che non solo rendono le reti più efficienti, ma tagliano sprechi e migliorano la qualità del servizio offerto ai cittadini.
A sostenere questa transizione ci sono risorse europee e nazionali senza precedenti. Dai programmi Horizon Europe
e LIFE fino ai fondi del PNRR, i finanziamenti permettono di modernizzare le infrastrutture e rispondere alle nuove norme. In Italia, ad esempio, il PNRR dedica una misura specifica alla riduzione delle perdite nelle reti idriche, puntando proprio su digitalizzazione e monitoraggio, con un occhio di riguardo al Mezzogiorno.
Anche la qualità dell’acqua è al centro delle opportunità. La direttiva europea 2020/2184 ha introdotto standard più severi contro microplastiche e altre sostanze, chiedendo valutazioni lungo tutta la catena di approvvigionamento e garantendo accesso equo all’acqua potabile. Un salto normativo che può premiare le utility già avanti sul fronte della qualità e della trasparenza, trasformando l’obbligo in un vantaggio competitivo.

Trasformare le sfide in azioni concrete
Per noi le sfide non restano sulla carta: diventano scelte operative quotidiane. Gestire una risorsa preziosa come l’acqua, mantenere reti capillari e complesse, garantire qualità e sicurezza, accedere a fondi per nuovi investimenti sono obiettivi che richiedono pragmatismo e visione.
Abbiamo accelerato la digitalizzazione introducendo sistemi di smart monitoring per controllare le reti e anticipare i picchi di domanda, ha investito in infrastrutture più moderne per ridurre le perdite e ha rafforzato gli strumenti di previsione. Parallelamente, abbiamo reso più chiara e continua la comunicazione con i cittadini, condividendo i controlli effettuati, gli standard di qualità raggiunti e i progetti di sostenibilità avviati.
Questo approccio ha contribuito a consolidare la fiducia e a favorire il consenso intorno agli investimenti realizzati. In parallelo, abbiamo puntato sulla ricerca e sviluppo, sperimentando soluzioni innovative per migliorare ulteriormente l’efficienza delle reti e la resilienza del servizio idrico.
Per approfondire questi temi, leggi qui il Report Integrato e qui il documento su Innovazione e attività internazionali.
L’acqua al centro
Il Green Deal europeo ha riportato l’acqua al centro di una strategia che guarda al futuro sostenibile dell’Europa.
Per le utility – e per noi – non è solo una questione di norme da rispettare, ma l’occasione per innovare, diventare più efficienti e rafforzare la propria leadership. Le sfide sono complesse, ma chi ha saputo guardare avanti, investire con visione e agire con coerenza ha già raccolto risultati concreti: un servizio più affidabile per le comunità, una gestione più responsabile delle risorse e una maggiore resilienza di fronte alla crisi climatica.